Ammesso che la domanda
sia lecita, in considerazione dell'opinione largamente condivisa che
reputa psichiatri e psicologi (indistinti) come assolutamente
inutili, penso comunque che valga la pena tentare di spiegare in
poche parole chi potrebbe trarre beneficio dalla visita di uno
psichiatra. Non me la sono sentita di fare un elenco di patologie di
pertinenza, anche perché frequentemente mi viene chiesto quale sia
la mia specializzazione come se quella in psichiatria fosse
eccessivamente vaga. Molte persone pensano che ansia,
depressione, panico, ossessività, disturbi
dell'alimentazione, di personalità, ludopatia e
dipendenze varie, paranoia, psicosi etc. siano
campi separati in cui si dovrebbe essere specificamente
specializzati. Purtroppo gli esseri umani sono piuttosto complessi e
nel caso di una iper-specializzazione alcuni pazienti si potrebbero
trovare nell'imbarazzante situazione di essere visitati da un'intera
equipe. Anche se l'integrazione degli approcci è uno dei temi
fondamentali che caratterizzano il nostro operato e consideriamo il
lavoro d'equipe come una risorsa importante della cura, bisogna fare
attenzione a non rispondere al senso di smarrimento che spesso il
paziente ci porta, con un eccesso di interventi che finirebbero
probabilmente con l'accrescere il senso di disagio. Quindi una
terapia non è la sommatoria complessa di singoli interventi su
specifici sintomi, ma la semplificazione quanto più comprensibile
possibile di una situazione considerata difficile da chi la vive.
Sappiamo come la cura medica in senso lato cominci con il dare il
nome ad un sintomo. Il fatto di riconoscerlo è di per sé
rassicurante perché dà la sensazione che qualunque cosa sia, sia
nota e in quanto tale curabile. In pratica la visita di uno
psichiatra è utile per chiunque soffra di un disagio, di un
cambiamento spiacevole rispetto alla propria normalità a cui non sa
dare un nome.
E' vero che siamo tutti
in grado di comprendere che se non dormiamo soffriamo d'insonnia,
se non mangiamo potremmo avere un'anoressia, se non riusciamo
a concentrarci e perdiamo la memoria potremmo avere una forma di
Alzheimer. Tutti sappiamo inoltre che la paura è
normale, l'ansia è una risposta umana a situazioni che non riusciamo
a comprendere, piangere non è una malattia, che le fobie comuni
di ragni, rettile e topi riguardano una moltitudine e che essere
tristi per un lutto è talmente normale da essere una
necessità. Le persone ormai sono spesso capaci di informarsi
attraverso internet (e chi sta leggendo ne è un esempio) e sanno
molto su disturbi da attacchi di panico, disturbi ossessivo
compulsivi, depressione, somatizzazioni e disturbi
del sonno, ma quello che non sanno di solito è perché
dovrebbero avere tale disturbo e come fare a controllarlo o a
librarsene. Questo potrebbe esser un buon motivo per rivolgersi ad
uno psichiatra. Dare un senso alle proprie sensazioni e farci i conti
spesso serve.
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